"Risveglio e attenzione divisa"

03.01.2015 12:50

L'attenzione divisa, o "Ricordo di Sè", consiste nel mantenere uno stato di consapevolezza di ciò che si sta facendo fuori senza perdere il contatto con ciò che accade all'interno, è un guardare in due direzioni contemporaneamente...da una parte portiamo attenzione a ciò che stiamo facendo e dall'altra osserviamo tutto ciò che si muove dentro di noi.

In questa maniera sviluppiamo un testimone, ossia "qualcuno" che guarda dal di fuori senza identificazione e quindi senza giudizio, che è sempre un prodotto dell'identificazione stessa.

L'anima e la personalità sono come due conviventi sotto lo stesso tetto, sono intimamente connessi, si amano e litigano continuamente; il più delle volte ci si identifica con i propri corpi (fisico, emotivo, mentale), dunque con la personalità e l'anima finisce per assopirsi rimanendo quasi inascoltata.

In questo senso il Ricordo di Sè e l'attenzione divisa interrompono il segnale che ci vuole incatenati agli automatismi della macchina biologica, concedendoci l'opportunità di osservarla dal di fuori senza essere coinvolti e facendo sì che la coscienza si sposti gradualmente dai vari corpi all'anima.

A tale scopo può risultare anche molto utile tenere un diario sul quale annotare le nostre reazioni, i nostri schemi ricorrenti, scattare delle "diapositive" dei nostri comportamenti abituali per avere un quadro sempre più completo della nostra personalità.

Per gli antichi greci la personalità era l'equivalente della maschera, tant'è che il teatro nasceva con l'intento di portare in scena e rappresentare le varie maschere a voler simboleggiare i vari aspetti della personalità, in modo da poterli osservare dall'esterno.

 

Riporto un estratto del libro "La porta del mago" di Salvatore Brizzi (Anima Edizioni)

 

"Il Ricordo di Sè è il 'terribile segreto' dell'Ars Regia che pochi fra gli stessi alchimisti conoscevano e chi ne era a conoscenza si è preoccupato di tenerlo occultato nei suoi scritti: è il "regime", l' "agente universale", il "fuoco lento" a cui la materia deve essere sottoposta per ottenere una trasformazione. In alcune scuole alchemiche si parla del "segreto" riferendosi all'Amore (il Cuore aperto) oppure all'energia sessuale. Sono considerazioni corrette, tuttavia esiste un "segreto" che si colloca alla base di entrambi e questo è il Ricordo di Sè. Senza la giusta presenza - senza l'attenzione divisa - non si giunge al vero Amore, l'agape, ne si diviene capaci di utilizzare correttamente l'energia sessuale.

Il Ricordo di Sè è la condizione di effettiva autocoscienza dell'essere umano, il quale, quando non si trova in questo stato, in verità non è mai realmente cosciente. Molti psicologi e filosofi trattano l'argomento con estrema superficialità, in quanto parlano di coscienza attribuendola indistintamente a tutti nello stesso grado. Inoltre parlano della coscienza come se fosse un'esperienza della mente, quando invece non è così, perchè può essere sperimentato che essa risiede nel Cuore."

Roberto

 

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