La morte come unica via per la rinascita

31.07.2015 00:51

“Mi sento come un campo seminato nel cuore dell’inverno, e so che primavera sta arrivando.
I miei ruscelli prenderanno a scorrere e la piccola vita che dorme in me salirà in superficie al primo richiamo.”

Kahlil Gibran

Tenterò in questo post di spiegare quello che sta accadendo a livello energetico e vibratorio ai nostri corpi e alle nostre coscienze in questo periodo di transito e di trasformazione così intenso e per molti versi sfiancante.
Molti di voi avranno notato cambiamenti significativi nella percezione del tempo - che sembra notevolmente accelerato - e nell'intensità emotiva con la quale ci ritroviamo a vivere, e molto spesso a ri-vivere determinate situazioni e circostanze.

L'aspetto che più di tutti sembra essere preponderante e di maggior impatto rispetto agli altri, è la riproposizione nelle nostre vite di tematiche e situazioni che credevamo risolte e superate, ma che riemergono sotto forma di eventi e circostanze atte a mettere ancora una volta in evidenza - e con maggiore forza e incisività - le nostre paure più profonde, la nostra parte ombra non integrata.

Ogni elemento della natura è chiamato in gioco e svolge un ruolo fondamentale nel processo in atto.
Terra e aria, a rappresentare il bisogno di riconoscere e di accettare il nostro essere qui incarnati in questo momento e la nostra provenienza dai regni sottili.
Acqua e fuoco come strumenti di purificazione e rinnovamento all'interno di una fase di Nigredo planetaria che sta compiendo la sua opera di cottura e putrefazione della nostra natura inferiore a prescindere dall'aver concesso o meno il permesso di agire all'interno delle nostre vite.

Per una spiegazione esaustiva sul tema della Nigredo (anche detta "opera al nero") vi rimando a questo articolo di Salvatore Brizzi: www.salvatorebrizzi.com/search?q=nigredo

Rabbia, tristezza e frustrazione sembrano essere le emozioni più ricorrenti. La sensazione di trovarsi ancora nello stesso punto, di non essere avanzati di un centimetro nonostante i ripetuti sforzi.
Eppure non è affatto così, abbiamo affinato i sensi, aguzzato la vista, amplificato la capacità di riconoscere all'istante le dinamiche che si affacciano al nostro interno.

Questa è una grande opportunità, non rifiutatela, non scappate!
Fronteggiate il Drago e lasciatevi investire dal suo fuoco...arroccatevi nella fortezza della vostra fede, dichiarate la vostra resa e lasciatevi morire.
Avete capito bene, lasciate che ciò che non vi serve più muoia, cambiate pelle, non vi è concesso di accedere al nuovo ancora vestiti del vecchio abito.

Siamo nella fase del travaglio, e per giungere al parto alcuni passaggi - per quanto dolorosi - sono assolutamente necessari.
Maggiore è la resistenza che interponiamo tra noi ed il processo, più accesa sarà la sensazione di sofferenza che avvertiremo all'interno.
L'attaccamento e l'identificazione al personaggio che non vogliamo lasciar morire è l'unico vero motivo per il quale tutto questo appare così faticoso, in taluni casi addirittura straziante.

So bene qual'è la sensazione, sembra di bruciare dall'interno!
Ma se avrete il coraggio di guardarlo negli occhi e andargli incontro con le braccia spalancate, il mostro si rivelerà per quella che è la sua vera natura, un'ombra priva di reale consistenza.
Non si tratta di ingaggiare nessuna battaglia, niente da rifiutare e giudicare sbagliato, nulla da relegare ancora una volta in qualche anfratto del proprio subconscio nella vana speranza che si elimini da solo e la smetta di guastarci l'esistenza.
Quello che ci viene richiesto è la resa, totale e incondizionata, figlia legittima di quella fiducia che abbiamo finalmente deciso di accordare all'esistenza.

Ci sorprenderemo così a sorridere increduli del potere che abbiamo concesso al nulla di tenerci in scacco per così lungo tempo. Tanto più siamo disposti a creare spazio, maggiore è la possibilità che venga riempito da ogni sorta di benedizione, poichè abbondanza e ricchezza rappresentano la forma di scambio attraverso la quale il Padre ricambia la fiducia dei suoi figli.
Abbiamo già sperimentato la paura, è una modalità che conosciamo più che bene, per cui è giunto il momento di abdicare e di deporre le armi.
Lasciatevi bruciare...lasciatevi morire!
L'Anima è una scintilla di luce che si rivela a chi ha il coraggio di rinunciare a ciò che è falso.

 

È per rinascere che siamo nati.
(Pablo Neruda)

 

Roberto

 

 


 

 

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