Risveglio e traumi emotivi

17.01.2015 12:06

Dopo anni di peregrinazioni tra gruppi, scuole, corsi e seminari di vario genere e natura ho potuto osservare come gran parte delle persone che decidono di intraprendere un percorso di crescita e consapevolezza abbiano in primo luogo bisogno di risolvere traumi e conflitti che in genere traggono origine dal loro rapporto coi rispettivi genitori biologici.

Una parte consistente dell'autoimmagine delle persone si è andata costituendo sulla base di convinzioni profonde e spesso limitanti riconducibili ad esperienze e schemi acquisiti in famiglia, il luogo deputato per eccellenza al senso di conforto, di amore, di calore e di protezione che andiamo ricercando di solito per tutto il resto della nostra vita, ma che altrettanto spesso rappresenta invece il focolare di tutte le credenze che determineranno i nostri fallimenti in ambito affettivo e sociale.

Le domande che dovremmo porci quando approcciamo qualcosa di nuovo, ma anche in rapporto alle nostre abitudini più radicate e che spesso costituisce la chiave per comprendere a fondo cosa ci muove è: perchè faccio quello che faccio? cosa mi spinge in questa direzione? cosa sto cercando? sono del tutto certo che si tratti di una mia aspirazione o desiderio, oppure cerco inconsciamente di compensare e soddisfare le aspettative di qualcun'altro?

E' di fondamentale importanza essere in grado di rispondere sinceramente a questo tipo di domande, poichè potremmo sorprenderci nell'atto di scoprire che ciò che ci muove maggiormente è il bisogno d'approvazione che non abbiamo mai ricevuto da nostro padre, o l'esigenza di sentirci amati e protetti che è mancato da parte di nostra madre che era troppo presa dai propri drammi e dalle proprie mancanze per avere il tempo e la dedizione che l'avrebbe spinta ad occuparsi di noi, com'era giusto che fosse.

L'apparato psicofisico del bambino, ed in particolar modo la sua struttura psichica è votata per natura alla ricerca di modelli comportamentali, che acquisisce attraverso il processo di memorizzazione degli schemi abituali e coatti che è portato a sperimentare all'interno del suo ambiente. La quasi totalità della psicologia che ne consegue dipende dal suddetto processo.

Il rischio è che se da piccolo non mi sono sentito apprezzato, valorizzato e più in generale amato e accettato tenderò con quasi totale probabilità a ricercare questo genere di gratificazioni all'esterno, ma saranno le mie convinzioni profonde, le mie credenze più radicate a generare gli eventi e questi non potranno far altro che riflettere ciò che è cristallizzato all'interno, dandomi ragione della sofferenza che ha innescato la ricerca. Ogni manifestazione ha lo scopo di mostrarci ciò che è nascosto nell'intimo e che per qualche ragione ancora non riusciamo, o non vogliamo vedere.

Non è affatto raro che molte persone divengano genitori con l'intento inconscio di delegare il compito di risolvere le proprie dinamiche ai nuovi arrivati. Come conseguenza di ciò stiamo assistendo al formarsi di un esercito di individui dipendenti dal giudizio e dall'approvazione altrui, votati alla pressochè costante ricerca di attenzioni e appartenenti alla già folta schiera dei mendicanti d'affetto. Un destino segnato!

Si intraprende così un cammino di ricerca col malcelato scopo di sfuggire alla sofferenza e si finisce per rimanere frustrati dalle aspettative e dalle proiezioni di un ego ferito in cerca di riscatto che non trovano riscontro nella realtà.

Esistono memorie eteriche/cellulari - genericamente definite "karma" - che sovente non vogliono minimamente saperne di sciogliersi, ed è per questo motivo che in taluni casi, sviluppare la presenza, aprire il proprio cuore, sforzarsi di vedere e di produrre bellezza, nonchè possedere fede in un'esistenza che si prodiga sempre e comunque a favore della crescita potrebbero addirittura non bastare se non abbinate ad un serio e risoluto lavoro di stampo terapeutico/energetico tradizionale. Un sistema nervoso che si trova costantemente in stato di tensione produce eccessi di energia elettrica nella rete neuronale e questi tendono a mandare in black out l'intero apparato con sistematica regolarità, danneggiando e alterando l'equilibrio fisico, emotivo e mentale con tutto ciò che ne consegue.

Lavorare su conflitti e traumi che sono alla base delle proprie dinamiche irrisolte dovrebbe costituire il primo e fondamentale passo prima di approdare a qualcos'altro. Una personalità afflitta da una qualsiasi forma patologica rischia di riversare la propria avidità su ogni velleità di crescita e di sabotare anche quel poco di buono di cui la divina provvidenza ci ha dotato.

 

Roberto

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